Mi chiamo Pier Paolo Quadrozzi, ed ho appena completato il mio primo anno qui alla John Cabot University, dove studio Relazioni Internazionali.
In tutto il mio percorso scolastico sono sempre stato interessato a proseguire i miei studi in un contesto internazionale, proprio come quello della JCU. Così, grazie ad un semplice post su Instagram, sono venuto a conoscenza di questa università americana nel cuore di Roma.
Entusiasta all’idea di poter realizzare questo mio sogno americano, pur rimanendo in Italia, mi sono immediatamente iscritto all'Open Day della John Cabot a maggio del 2019. Ho iniziato a percepire l’internazionalità del campus proprio durante quella giornata, in cui ho avuto occasione di conoscere studenti e professori. Perciò, dopo aver sostenuto il test di inglese per confermare il mio livello C1, ho proseguito con la mia domanda di ammissione, impaziente di iniziare a Fall 2019.
L’internazionalità è certamente il fiore all’occhiello della JCU e l'aspetto che mi ha attratto sin dal primo momento. Il corpo studentesco è composto da studenti provenienti da più di 80 paesi. Ciò mi ha quindi consentito di espandere le mie amicizie a livello internazionale, e, ad oggi, i miei più cari amici sono proprio quelli conosciuti alla JCU e vengono dagli Stati Uniti, dall'Ecuador, dal Gambia. All’inizio ero certamente timoroso riguardo un mio possibile inserimento in una community di questo tipo: diverse abitudini, usi e costumi avrebbero infatti potuto ostacolare le mie conoscenze, pensavo. Invece, non appena messo piede in JCU, capii quanto quell'ambiente multiculturale mi avrebbe permesso di migliorare e di allargare costantemente i miei orizzonti.
L’internazionalità caratterizza anche il corpo docenti della JCU. Infatti, gli stessi professori, provengono da background culturali così diversi tra loro, permettendo a noi studenti di metterci alla prova quotidianamente con un ‘Learning Process’ molto particolare: estremamente pragmatico, dinamico, interattivo in cui noi studenti impariamo a rielaborare, a reinterpretare e valutare attraverso l'analisi critica di quel problema specifico che viene affrontato in classe. Ogni lezione è assolutamente unica.
Sono molteplici i fattori che mi hanno spinto a scegliere la JCU; primo fra tutti la ricchezza culturale che caratterizza questo campus universitario, l'idea di potermi interfacciare con così tante culture senza dover effettivamente attraversare l'Oceano. Nel mio caso, la JCU si è rivelata la scelta migliore che potessi prendere terminato il liceo ed il mio consiglio è quindi quello di non sottovalutare i vantaggi che offre un ambiente multiculturale; è un bagaglio che vi porterete dietro per tutta la vita e che vi distinguerà, anche professionalmente. La John Cabot University è l'America, a portata di mano.
Pier Paolo Quadrozzi
BA in Relazioni Internazionali
Classe del 2022
Città: Roma