Julia Del Papa, director del Community Service, Religious Life and Multiculturalism Office, ci racconta quanto è importante coinvolgere studenti di culture diverse per creare relazioni positive
Inclusione.
Quante volte al giorno sentiamo ormai questa parola? Con la globalizzazione, in un modo sempre più connesso, le distanze sono diminuite ma al contempo sono aumentate anche le diseguaglianze.
Se da un lato la diversità vuol dire riconoscere le differenze tra gli individui, le loro identità e il loro background, inclusione significa accogliere e valorizzare incondizionatamente queste differenze e assumere che esse rappresentino una ricchezza.
Ma come favorire un ambiente inclusivo?
Questo è il compito del Community Service guidato da Julia Del Papa. Con il suo team, Julia, mira a costruire una comunità attenta e rispettosa delle diverse realtà che ci circondano, e a questo proposito ci ha spiegato quali attività vengono intraprese dall’ufficio per rendere la JCU un luogo accogliente per tutti.
Ciao Julia, raccontaci cosa si fa alla JCU per promuovere il multiculturalismo e il rispetto dell'identità altrui.
I club e le associazioni studentesche della JCU (come l'Organizzazione delle culture latino-americane, il Club culturale slavo, l'Associazione degli studenti arabi, l'Associazione degli studenti neri e africani, il Club culturale asiatico) organizzano eventi per promuovere la consapevolezza e il rispetto delle diverse tradizioni culturali che favoriscono il multiculturalismo.
Attraverso gli incontri e gli eventi della Queer Alliance, gli studenti queer possono trovare un luogo in cui sentirsi a proprio agio per condividere le loro esperienze con altri che potrebbero aver vissuto la loro stessa situazione.
L'Ufficio per i servizi comunitari, la vita religiosa e il multiculturalismo lavora a stretto contatto con l'Interfaith Alliance per offrire spazi di dialogo e riflessione interreligiosa.
Lo Student’s Government della JCU ha dato vita ad un comitato per la diversità. La task force per la Diversity, Equity and Inclusion è stata creata in risposta a un'esigenza della comunità.
L'Ufficio per il Community Service, Religious Life & Multiculturalism organizza ogni semestre i "Laboratori sulla diversità e l'identità". I workshop hanno lo scopo di esplorare le identità personali e sociali e il modo in cui queste interagiscono nella società.
A volte questi workshop vengono organizzati anche in base a esigenze specifiche di formazione (ad esempio, vengono offerti come parte della formazione dei Resident Assistants). Organizziamo inoltre corsi di formazione sull'inclusività per i responsabili dell'orientamento per discutere dell'adeguatezza del linguaggio inclusivo e per fermare l'uso di un linguaggio stigmatizzante e di microaggressioni.
A questi si aggiunge anche la programmazione di un evento, Multicultural Mixer, durante le settimane di orientamento per creare consapevolezza sulle diverse identità culturali e su come interagire con le differenze culturali. In più, l'Ufficio Health and Wellbeing mostra il proprio sostegno alla comunità LGBTQIA+, in particolare durante il Pride Month, decorando varie aree della JCU, come il Tiber Café e i corridoi. Inoltre, distribuisce opuscoli con informazioni su argomenti legati al Pride Month per incoraggiare le persone a conoscere meglio la cultura LGBTQ+.
Secondo la tua esperienza, come può avvenire la coesistenza tra culture diverse?
Una coesistenza positiva tra culture diverse può avvenire solo se tutte le parti coinvolte sono disposte a conoscere e a mostrare rispetto per l'altro. Durante il Laboratorio sulla diversità e l'identità, gli studenti discutono di quanto sia impegnativo per le persone di diversa estrazione riunirsi, ma che con l'ascolto attivo, l'apertura mentale e la curiosità si possono trovare punti in comune. Molti membri del personale e della facoltà creano spazi per discussioni sull'intersezionalità e sulla storia, per comprendere meglio come diversi attivisti e movimenti sociali e per i diritti umani abbiano portato la nostra società a diventare ciò che è oggi.
La John Cabot University accoglie con orgoglio studenti di ogni provenienza e li incoraggia a esprimere e condividere le loro identità culturali con comunità più ampie.
Quali sono i maggiori ostacoli che gli studenti devono affrontare una volta arrivati alla JCU e in che modo il Community Service li aiuta nel superarli?
Gli studenti spesso soffrono la nostalgia di casa e lo shock culturale quando arrivano alla JCU. Molti non hanno mai lasciato il loro Paese o, a volte, la regione (o lo Stato) in cui sono nati. All'inizio del semestre, gli studenti si sentono spesso isolati e soli, perché non hanno amici o parenti vicini e tutto sembra "così diverso" dall'ambiente a cui sono abituati. La lingua è diversa, il "codice di condotta sociale" è diverso e questo può spaventare molto. Come hanno riferito molti dei nostri volontari, "le attività di Community Service sono un modo per incontrare persone che la pensano come noi e fare nuove amicizie".
Attraverso un'ampia varietà di attività che vanno dalla consegna della colazione alle comunità di senzatetto, alla conduzione di conversazioni in inglese presso la Casa Internazionale delle Donne, molti studenti sviluppano amicizie, acquisiscono nuove competenze, entrano in contatto con la comunità locale al di fuori della JCU e trovano un modo per uscire dalla loro zona di comfort per una causa onorevole. Il Community Service è spesso un modo per creare legami profondi, e le relazioni solide aiutano certamente a superare gli ostacoli.
L'Ufficio per il Community Service, Religious Life & Multiculturalism è anche un luogo in cui gli studenti possono affrontare conversazioni difficili su episodi di razzismo o altre forme di discriminazione durante la loro esperienza all'estero. Se necessario, gli studenti vengono indirizzati al Counseling Office, all'ufficio del Dean of Students, o vengono messi in contatto con il cappellano della JCU per una guida religiosa e spirituale.
Un episodio particolare/interessante in cui il Community Service è risultato indispensabile?
Nella primavera del 2022, il Community Service, il club STAND e la Slavic Student Alliance hanno consegnato donazioni a sostegno dell'Ucraina al St-Mark Store, alla Basilica di Santa Sofia e alla scuola ucraina di Roma, di recente istituzione, dove i volontari si sono impegnati in attività ricreative con gli studenti ucraini delle scuole elementari e medie. Ogni autunno e primavera, i volontari del Servizio civile aiutano a confezionare e consegnare oltre 2520 pasti con il nostro partner Vo.Re.Co. (le cene sono preparate dal Tiber Cafè tre volte a settimana e sono finanziate dal club STAND).
In collaborazione con Grassroots, i nostri volontari del Servizio civile partecipano a pulizie ambientali in cui raccolgono rifiuti nel quartiere di Trastevere. (Nell'autunno 2022 abbiamo raccolto oltre 67 kg di rifiuti nel quartiere. Nella primavera del 2023, abbiamo raccolto oltre 50 kg di rifiuti).
Questo dimostra come la nostra istituzione ha veramente a cuore l'ambiente che la circonda e che le nostre "iniziative verdi" non sono solo interne alla scuola, ma mirano anche ad avere un impatto positivo sulla nostra comunità locale.
Grazie Julia per aver voluto condividere con noi la tua esperienza e per tutti gli sforzi che tu e il tuo team intraprendete per assicurare ogni giorno benessere per tutta la Community JCU!